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Impatto Ambientale della Moda: Scopri le Soluzioni Sostenibili

Quanto ci costa davvero quell’abito?

A chi non è mai capitato di aprire l’armadio e ritrovare abiti mai indossati o usati una sola volta? Questi capi, che all’acquisto sembravano indispensabili, nascondono un costo che va oltre il nostro portafoglio. Ma qual è il vero prezzo di questi abiti per il pianeta?

L'Impatto Ambientale del Settore Tessile

Emissioni di CO₂

La produzione di abbigliamento contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra. Secondo un rapporto di McKinsey, senza misure di sostenibilità, le emissioni del settore potrebbero aumentare del 50% entro il 2030. Indossiamo vestiti sempre più spesso fabbricati all’altro capo del mondo, e ogni trasporto aggiunge CO₂ alla nostra impronta di carbonio.

Consumo di Acqua

La produzione tessile richiede enormi quantità d’acqua. Per esempio, la realizzazione di un solo paio di jeans necessita di circa 7.800 litri d’acqua, l’equivalente di quello che una persona potrebbe bere in sette anni. Questo calcolo include diverse fasi della catena produttiva, dalla coltivazione del cotone all’uso del prodotto finale.

Studio di Levi Strauss & Co. che fornisce approfondimenti sull'impronta ambientale di un paio di jeans
1 Studi di Levi Strauss & Co. indicano che, secondo la valutazione del ciclo di vita del 2015, circa 3.800 litri d'acqua sono consumati durante le fasi dalla coltivazione del cotone alla cura del consumatore.

 

Rifiuti Tessili

Ogni anno, circa 92 milioni di tonnellate di abiti vengono gettati, alimentando un ciclo di rifiuti insostenibile. Con così tanti vestiti scartati, il settore tessile è tra i più inquinanti del pianeta. È sconvolgente pensare che un camion pieno di vestiti venga buttato ogni secondo!

Plastica nei Nostri Guardaroba

Circa il 60% di tutto il materiale per abbigliamento è plastica. Tessuti sintetici come nylon, acrilico e poliestere non solo sono onnipresenti nei nostri guardaroba, ma rilasciano microfibre di plastica ad ogni lavaggio. Si stima che fino a 500.000 tonnellate di microfibre ogni anno finiscano per contaminare mari e oceani.

L’alternativa del Vintage: Abiti che Raccontano una Storia

Sempre più persone scelgono di dare nuova vita ai vecchi vestiti acquistando o rivendendo capi usati. Secondo un rapporto di Vinted, nel 2023 i membri della piattaforma hanno evitato 679 kilotonnellate di CO₂ acquistando abiti di seconda mano anziché nuovi. Tuttavia, la ricerca di capi di qualità nei negozi second-hand può richiedere tempo e spesso ci si imbatte in vestiti demodé.

L’Upcycling: Che Cos’è e Come Funziona?

L’upcycling è una pratica innovativa e creativa che trasforma vecchi capi in pezzi unici e attuali. A differenza del riciclo, che tratta e trasforma i materiali, l'upcycling valorizza il materiale esistente senza ulteriore spreco di risorse. Per esempio, una vecchia camicia può diventare un crop top, mentre dei jeans usati possono trasformarsi in una borsa. Ogni capo upcycled rappresenta un risparmio di acqua, energia e materiali.

Come Cambiano le Nostre Abitudini di Consumo

Oggi acquistiamo il 60% in più di vestiti rispetto a quindici anni fa, ma li indossiamo la metà delle volte. È evidente che possediamo molto più di quanto effettivamente utilizziamo. Pratiche come l’upcycling e l’economia circolare nella moda possono contribuire a contrastare la cultura dell’usa e getta e ridurre l’impatto ambientale. Invece di buttare i vecchi vestiti, possiamo ridisegnarli per creare nuovi capi da materiali esistenti, evitando così il processo di produzione che consuma risorse. Ogni indumento salvato dalla discarica è un passo verso un guardaroba più sostenibile.

Verso una Moda Più Consapevole

Il settore tessile ha un impatto ambientale rilevante, ma pratiche come l'upcycling e l’uso di tessuti deadstock offrono soluzioni sostenibili. Investire in queste alternative non solo aiuta a ridurre rifiuti ed emissioni, ma promuove anche un’economia più circolare e consapevole. Con l’interesse crescente verso la moda sostenibile, è fondamentale che sia i consumatori sia le aziende abbraccino queste pratiche per costruire un futuro più responsabile e sostenibile.

Fonti

  1. Ellen MacArthur Foundation. "A New Textiles Economy: Redesigning Fashion's Future.": Ellen MacArthur Foundation.
  2. Waste and Resources Action Programme (WRAP). "Textile Waste in the UK."
  3. The Roundup. "Textile Waste Statistics.": The Roundup.
  4. United Nations Environment Programme (UNEP). "The Environmental Costs of Fast Fashion.": UNEP.
  5. Vinted. "Impact Report.": Vinted Impact Report.
  6. McKinsey & Company. "The State of Fashion 2021.": McKinsey - The State of Fashion 2021.